Pillole di Psicologia
Video-intervista di M.G. Farina a Vincenzo Costa, in cui il filosofo spiega un concetto di emozione che si avvicina al modo di intendere l'emozione dell'approccio ermeneutico-fenomenologico della PCN. Secondo Costa le emozioni sono delle delle strutture di attesa (attraverso le emozioni ci aspettiamo/ attendiamo qualcosa). Esse sono delle strutture di pre-giudizio, di un giudizio che viene prima. Nell'incontro con l'altro, infatti, secondo Costa, noi ci aspettiamo già qualcosa e l'aspettarsi qualcosa non è un limite alla capacità di incontrare l'altro e di conoscere l'altro, ma è piuttosto una condizione di possibilità all'incontro con l'altro, nel senso che se io mi aspetto qualcosa sarò anche disposto ed aperto all'altro e potrò successivamente correggere le mie aspettative sulla base della discrepanza con la realtà. Le emozioni sono la maniera in cui ci disponiamo all'incontro col Mondo - come insieme delle possibilità in cui viviamo - all'incontro con gli altri e con noi stessi e il nostro futuro. Le emozioni, quindi, possono aprire o chiudere all'incontro col Mondo. Ciò che chiamiamo Mondo è costituito dalle nostre possibilità, ovvero le cose che possiamo essere e possiamo fare nella nostra esistenza. La possibilità è qualcosa che interpella a prendere posizione e può apparire solo all'interno di emozioni particolari. Qualcosa può diventare una possibilità effettiva solo se colpisce dal punto di vista delle emozioni. Una poesia, ad esempio, ti colpisce quando ti fa entrare in un'emozione e ti fa vedere una possibilità nuova della tua vita che tu prima non avevi intravisto. L'emozione apre perchè amplia l'orizzonte di ciò che per te è possibile, te lo fa apparire come desiderabile e attraente. L'emozione è capace di farti avvertire la mancanza se tu una certa cosa non l'hai vissuta. Ci sono, però, emozioni come la noia e la depressione che hanno la caratteristica di annullare l'arco delle possibilità. Quando una persona è depressa le possibilità dal punto di vista oggettivo sono lì ma è come se non lo toccassero più. L'emozione, infine, ha a che fare col tempo, poiché l'individuo è una creatura fatta di tempo. Il tempo è cairologico, ha la struttura di un appuntamento: questo significa che le possibilità dell'individuo sono lì ma ogni possibilità ha il suo tempo e può essere colta solo nel tempo opportuno. L'ansia nasce dal riconoscimento che se non arrivi in un certo momento quella possibilità sarà persa per sempre e non tornerà più. Guarda l'intervista per approfondire meglio il concetto di emozione, empatia e alterità. di dott.ssa Maria Luisa Abbinante
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dott.ssa Abbinante
È Psicologa Consulente presso l'UONPIA (Unità Operativa di NeuroPsichiatria dell'Infanza e dell'Adolescenza) della ASST Rhodense di Garbagnate Milanese nell'ambito del Programma Innovativo Regionale “Procedura Operativa dell'emergenza/urgenza psichiatrica in adolescenza”, dove si occupa di diagnosi e trattamento di disturbi psicopatologici con esordio in adolescenza. Si occupa di valutazione e trattamento di esordi psicopatologici nell'infanzia e nell'adolescenza, di interventi di supporto della genitorialità, di sostegno psicologico a persone con malattia cronica e di prevenzione ed intervento precoce nella fragilità dell'anziano. Argomenti trattati nel sito
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Marzo 2020
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