![]() Le conquiste della ricerca scientifica e medica, lo sviluppo tecnologico e le migliori condizioni di vita hanno permesso che l'età media dell'uomo si sia notevolmente allungata. Si stima che l’aspettativa media di vita in Italia è attorno agli 84 anni per le donne e 79 anni per gli uomini, con in media un ultracentenario ogni 10.000 abitanti con un record nella città di Milano. Ma il cervello umano invecchia? Anche il cervello umano invecchia, ma è possibile contrastare il progressivo invecchiamento e la perdita dell'efficienza cognitiva agendo su alcuni fattori ambientali che influiscono sull'invecchiamento mentale come: - stile di vita: avere una vita attiva e stimolante rallenta i processi di invecchiamento cerebrale; - attività lavorativa: tenere il cervello in esercizio contrasta la perdita di abilità cognitive; - dieta: la dieta sana e l'esercizio fisico aiutano a ritardare i processi di invecchiamento mentale. Non soltanto è possibile contrastare l'invecchiamento mentale agendo sui fattori ambientali ma evidenze scientifiche mostrano che la stimolazione ambientale è in grado di generare fenomeni di compenso biologico. In tal senso la ricerca ha messo a punto una serie di protocolli di stimolazione cognitiva per persone con demenza per rallentare la progressione della patologia dementigena e preservare le abilità cognitive non ancora interessate dal processo dementigeno. Tanto più l'intervento riabilitativo di stimolazione cognitiva è precoce, tanto più il soggetto riuscirà a preservare le abilità cognitive nel tempo, mantenendo la propria autonomia. SETTIMANA DELLA PREVENZIONE DELL'INVECCHIAMENTO MENTALE Lo Studio di Psicologia Eufonia aderisce alla Settimana della Prevenzione dell'Invecchiamento Mentale promossa per i prossimi 17/22 Settembre 2012 con una check-up gratuito dell'efficienza mentale. Prenota il tuo check up gratuito compilando il form o contattando direttamente la dott.ssa Abbinante. di dott.ssa Maria Luisa Abbinante
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![]() Le statistiche demografiche mondiali segnalano il progressivo invecchiamento della popolazione, con un ulteriore incremento del numero di anziani nel prossimo decennio. Questo aumento della popolazione anziana sarà accompagnato da un incremento di patologie neurodegenerative, le demenze, per le quali si stima un raddoppiamento delle diagnosi nello stesso decennio, con importanti oneri assistenziali a carico delle famiglie. Una recente indagine ISTAT in collaborazione con l'Università “La Sapienza” mostra come il fatto che la famiglia riceva aiuti di tipo formale (servizi privati di assistenza al malato anziano, assistenza domiciliare sanitaria e non sanitaria) non allevia l’impatto negativo della presenza di un familiare malato di demenza sulla salute dei suoi membri. La letteratura scientifica gerontologica, inoltre, suggerisce che il mantenimento del malato di demenza in famiglia è la strategia migliore per contenere il ritmo del decadimento e i costi assistenziali, e che intervenendo nelle fasi iniziali della patologia dementigena sia con il trattamento farmacologico sia con una specifica stimolazione cognitiva, si può rallentare il processo di deterioramento cognitivo, mantenendo più a lungo le autonomie funzionali. Bibliografia - Atti workshop “Generazioni che si formano e si incrociano: scelte di vita nel difficile contesto italiano”, Roma 15/16 Settembre 2011 (http://www.istat.it/it/files/2011/08/abstract-evento-15-16-ettembre.pdf). -MajaniG., De Isabella G., (2008), Caregivers: quale aiuto a chi aiuta? Giornale italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia, Supplemento di Psicologia Applicata alla Medicina del Lavoro e della Riabilitazione , XXX, 3. di dott.ssa Maria Luisa Abbinante |
dott.ssa Abbinante
È Psicologa Consulente presso l'UONPIA (Unità Operativa di NeuroPsichiatria dell'Infanza e dell'Adolescenza) della ASST Rhodense di Garbagnate Milanese nell'ambito del Programma Innovativo Regionale “Procedura Operativa dell'emergenza/urgenza psichiatrica in adolescenza”, dove si occupa di diagnosi e trattamento di disturbi psicopatologici con esordio in adolescenza. Si occupa di valutazione e trattamento di esordi psicopatologici nell'infanzia e nell'adolescenza, di interventi di supporto della genitorialità, di sostegno psicologico a persone con malattia cronica e di prevenzione ed intervento precoce nella fragilità dell'anziano. Argomenti trattati nel sito
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Marzo 2020
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